È giusto baciare i propri figli sulla bocca?
Cosa c’è di più tenero di un bacio da mamma a figlio e viceversa? Nulla, ovviamente, considerato che l’amore dei genitori per i loro bambini non può e non deve conoscere ostacoli di sorta.
Uno studio della psicologa Charlotte Reznick mette però in guardia madri e padri di tutto il mondo da una delle forme più diffuse (almeno nei Paesi anglosassoni) di condivisione dell’affetto coi figli: il bacetto sulle labbra, secondo la nuova scuola di pensiero, andrebbe evitato o almeno limitato a casi eccezionali in quanto fonte di possibili alterazioni della sessualità.
In particolare, l’esperta di sviluppo comportamentale dei soggetti in età infantile valuta fuorviante l’imprinting dato dal genitore al bimbo attraverso atteggiamenti troppo invasivi della sua sfera emotiva, tra i quali appunto l'ossessiva ricerca di un contatto fisico.
Tale tesi, illustrata di recente dal quotidiano britannico “Sun”, è stata subito messa in discussione dalla stragrande maggioranza dei colleghi di Charlotte Reznick, tutti convinti che le argomentazioni contrare ai baci tra mamma o papà e figli siano totalmente infondate.
“Non esiste alcun rischio di confusione a livello sessuale dell’individuo in tenera età” sostiene una delle più accese contestatrici della teoria in questione, la psicoterapeuta clinica Sally-Anne McCormack che ha invitato madri, padri e giornalisti a diffidare di simili ricerche bollate come autentiche eresie.
Obiettivo numero uno dell’ampio fronte anti-Reznik, la difesa “senza se e senza ma” della naturalezza di gesti affettuosi da sempre alla base del rapporto tra genitori e figli a partire da baci, carezze o teneri abbracci.
Altro che “stimolazione di zone erogene” e “confusione a livello sessuale” come si legge tra le pagine del contestatissimo studio ripreso dal “Sun” ma immediatamente sottoposto al "fuoco amico" della comunità scientifica inglese: baciare sulla bocca un bambino è un modo per trasmettere in modo innocente la più bella delle emozioni.